Istituto "Maria SS. del Buon Consiglio"
diretto dalle Suore degli Angeli
Via delle Vigne Nuove 104
00139 - Roma
+39 06 87193608
+39 06 8177455 (fax)
Vai ai contenuti

Menu principale:

Premio Ilaria Alpi 1995

Scuola > Concorsi e lavori

"Crea l'immagine con cui vorresti che Roma fosse conosciuta nel mondo"

Mi sto dirigendo con il mio taxi alla stazione Termini a prendere un turista francese.
Appena arrivato, lo vedo che mi corre incontro, (per fortuna sa anche l' italiano) con una faccia molto inquieta: si vede che, come al solito, vedendo la stazione, luogo pieno di barboni e di sporcizie, si sarà fatto sicuramente un' idea sbagliata di Roma.
Allora decido di fare, con il turista, un giro fuori programma per farlo ricredere sul conto della mia amata città: senza dirgli niente lo porto a visitare ì monumenti e le zone più belle.
Passiamo per: - San Pietro - Castel Sant' Angelo - Fontana di Trevi - Piazza Navona - Piazza di Spagna - Piazza del Popolo, ma, mentre mi dirigo al Colosseo, il turista mi chiede di scendere per prendere un pò d' aria.
Malgrado tutte le sue bellezze, Roma lo ha deluso molto, infatti l'immaginava una città perfetta, invece la vede sporca e caotica.
<<Hanno ragione - mi dice - i miei connazionali: a Roma non funziona niente, i palazzi sono neri di smog, uffici e ospedali sono disorganizzati, non ci sono strutture per handicappati ma, soprattutto, manca lo spazio verde per ì bambini. E' questa - mi chiede sconsolato - la vera Roma?>>.
Un po' triste, gli rispondo: <<Purtroppo si! Qui ci sono nato e ti assicuro che prima non era così; oggi si sta proprio rovinando. Neanch'io sono contento, infatti vorrei una Roma più vivibile, dove tutta la gente potesse stare più tranquilla, senza preoccuparsi di fare tardi al lavoro.
Vorrei una città più pulita, dal di fuori e dal di dentro, perché magari dall'esterno può sembrare pulitissima ma se si va a guardare nelle fogne o nel Tevere si vedono topi che se ti mordono Dio solo sa che fine fai!
Mi piacerebbe una Roma <<dove ci fossero parchi verdi in ogni quartiere per giocare a calcio, andare in bicicletta e dove far volare gli aquiloni nel cielo sempre limpido e sereno. Tutti dovrebbero godere la natura senza avere timore di trovare nei parchi sporcizia o, peggio ancora, siringhe abbandonate da qualche incosciente…>>>.
E' finito il discorso del tassista <<immaginario>> e torno ad essere un bambino di undici anni. Anch'io sto vivendo certe esperienze.  La domenica, per esempio, quando chiedo ai miei genitori di portarmi ai giardini, loro hanno sempre un po' di paura che mi possa pungere con una siringa o che possa fare  <<brutti incontri>>, perché ì parchi, a Roma, sono poco controllati.
Nella mia fantasia di bambino mi piacerebbe che tutto funzionasse in modo perfetto: che gli autobus arrivassero in orario, che ì malati potessero avere le cure adatte in ospedali attrezzati, che le vecchiette non avessero paura di essere scippate e di farsi male.
Vorrei anche poter mettere sotto "una campana di vetro" ì monumenti più belli per non farli rovinare dal tempo e dallo smog.
Vorrei una città dove ci fosse il rispetto fraterno per tutti, dove prevalesse l'amore, dove ogni persona avesse rispetto per il prossimo e dove gli automobilisti, quando fanno gl'incidenti, ne discutessero senza dirsi parolacce.
Vorrei una Roma dove tutte le persone potessero decorare ì balconi di fiori, senza che <<si affloscino>> per l'aria malata, dove bambini e genitori potessero fare lunghe passeggiate senza la mascherina.
Insomma vorrei una Roma: perfetta!
Adesso vorrei fare un appello al sindaco: Egregio signor sindaco Rutelli io le idee per una Roma migliore gliel'ho date, adesso tocca a lei metterle in pratica!!!

Federico Cerce




" L’educazione dell’infanzia e della gioventù ci impegna a far crescere, nella fedeltà al messaggio cristiano, quanti sono affidati al nostro servizio apostolico (…).

Il nostro Progetto Educativo mira a far sviluppare le doti di mente e di cuore e stimola i giovani alla corretta lettura della realtà sociale, perché siano una presenza cristiana nel mondo".

(Costituzioni art. 71 e 72 )
Torna ai contenuti | Torna al menu