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Premio Ilaria Alpi 2005

Scuola > Concorsi e lavori

Roma capitale guarda al mondo. I continenti ed i paesi della terra sono ormai più vicini grazie alla TV che ci porta le immagini di ogni luogo, ad internet che permette comunicazioni immediate. Ma dal mondo arrivano tante notizie che ci raccontano come i bambini siano le prime vittime della fame, come in Africa, della guerra, come in Iraq, delle grandi tragedie naturali, come i ragazzini del sud est asiatico travolti dall' onda assassina dello tsunami. Come possono i romani, eredi di una grande civiltà multietnica, contribuire al miglioramento delle condizioni dei bambini del mondo?
Raccontaci le tue idee, fai le tue proposte al sindaco ed ai giornalisti della tua città.

Roma capitale d'Italia guarda al mondo:i continenti e i Paesi della nostra Terra sono ormai più vicini a noi, grazie alle informazioni trasmesse dalla TV. Ogni giorno arrivano terribili notizie che riguardano sia l'uomo che la natura. Molti grandi disastri naturali potrebbero essere evitati, grazie all'enorme sviluppo tecnologico che, intervenendo sulla natura, potrebbe evitare questi disastri.
Un altro problema è rappresentato dalle grandi carestie e siccità che si verificano nei paesi del terzo mondo.

Di conseguenza, muoiono migliaia e migliaia di persone, fra l'indifferenza delle popolazioni così dette civilizzate; vengono inviati aiuti assolutamente insufficienti, sia dal punto di vista alimentare che dal punto di vista sanitario.

Un altro problema del mondo moderno è costituito dal moltiplicarsi delle guerre che scoppiano nei Paesi meno industrializzati con il conseguente sviluppo del terrorismo. Queste terre sono state sfruttate per molti anni dai paesi industrializzati, o direttamente o attraverso aiuti ai governi locali che hanno accumulato grossi debiti che non sono stati più in grado di rimborsare.

Questo ha causato grosse tensioni e disagi nelle popolazioni, causando insofferrenza, che poi si è trasformata in violenza. Per quanto riguarda i bambini bisogna notare che anche in queste occasioni tragiche ci sono individui che approfittano della situazione impadronendosi di loro.

Nel caso dello tsunami molte persone si sarebbero potute salvare, soprattutto bambini, se le popolazioni dei Paesi colpiti fossero stati subito avvisati del maremoto che era stato rilevato dai centri specializzati i quali non trasmisero l'informazione alle popolazioni colpite, che si trovarono in gravi condizioni di fronte a quest'onda anomala provocata dal "maremoto", che si stava abbattendo su di loro, il 26/12/2004.

Rendendomi conto di queste cose vorrei chiedere al nostro sindaco Walter Veltroni che il Comune di Roma prenda iniziative rivolgendosi allo Stato, alla Comunità Europea e all'ONU per aiutare queste persone, con iniziative concrete.
Il comune potrebbe inviare viveri e medicine, e promuovere le adozioni a distanza dei bambini che potrebbero essere aiutati pur rimanendo nel loro ambiente.

Potrebbe inoltre proporre alle istituzioni di ridurre il debito dei paesi del terzo mondo, ed impedire il commercio di armi tra i Paesi industrializzati e queste popolazioni.
Io penso, quindi, che sia a livello personale che mondiale , dobbiamo sostituire l'indifferenza con la piena disponibilità ad aiutare queste popolazioni a risolvere i loro terribili problemi.
Do anche un consiglio ai giornalisti: c'è bisogno in tutto il mondo di voi per dare notizie ai telegiornali e sui giornali, ma dovete stare molto attenti per evitare situazioni terribili e pericolose come quella in cui è stata travolta Giuliana Sgrena.


Giulia Pecora




" L’educazione dell’infanzia e della gioventù ci impegna a far crescere, nella fedeltà al messaggio cristiano, quanti sono affidati al nostro servizio apostolico (…).

Il nostro Progetto Educativo mira a far sviluppare le doti di mente e di cuore e stimola i giovani alla corretta lettura della realtà sociale, perché siano una presenza cristiana nel mondo".

(Costituzioni art. 71 e 72 )
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