Quinta 2015 - Istituto Suore degli Angeli

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Quinta 2015

Scuola "Maria SS. del Buon Consiglio > Feste

I nostri 5 anni insieme

Cinque anni, un lustro. Tanto è passato da quando quei piccoli cuccioli di uomo hanno iniziato il loro percorso scolastico. Ancora li vedo, in quell’immagine stampata nella mente, piccoli piccoli, fragili, seduti tra i grandi banchi della classe prima al secondo piano dell’Istituto, con gli occhi ingenui spalancati sul mondo. Erano spaesati ma pieni di speranze. La maestra ci aveva avvisati. Ce lo aveva detto che cinque anni sarebbero passati in un soffio. "Come esagera!" Avevo pensato, intenta come ero a considerare solo l’aspetto organizzativo. Sveglia in orario. La divisa pulita. L’astuccio in ordine. I quaderni foderati. Gli avvisi sul diario. I compiti. E pensavo: chissà se ce la faranno? Tutti quegli impegni. Saranno in grado di rispettarli? Riusciranno a stare seduti in quei banchi tutte quelle ore? Imparare a leggere, a scrivere, a contare. Imparare a memoria. Come si fa?
Poi è arrivata la terza elementare. Tutto è cambiato. Tanti compiti da fare. Molte pagine da riempire. Tanti argomenti da studiare e da ricordare. Ma quanto è esigente questa maestra! I bambini si stancano. E lei ci ripeteva, forte della sua esperienza: "Non abbiate paura. I bambini fanno quello che noi chiediamo loro di fare." Ammetto che qualche dubbio lo ho avuto, ma avevo scelto quella maestra. Volevo che i miei figli avessero lei. Dunque le ho dato fiducia e quei bambini sono sbocciati, giorno dopo giorno, con le loro corolle colorate, le loro fantasie, la loro gioia di vivere. Fiori meravigliosi pieni di curiosità.
Ora quel percorso si è concluso. Cinque anni sono volati via, insieme a quei corpi minuti. Aveva ragione Suor Clara, volati via veloci come il battito d’ali di una farfalla. Ora quei 28 ragazzini, cresciuti al punto da non entrare più in quei banchi, con lo sguardo furbo, reso sicuro dalle competenze acquisite, si accingono ad iniziare un altro percorso, quello che li renderà adulti, uomini e donne che faranno le loro scelte in modo autonomo. Scelte che decideranno del loro futuro. E noi genitori sempre al loro fianco ma sempre meno assillanti, sempre meno tolleranti, e più vecchi.
Saremo stati capaci di aver dato loro, oltre alle basi della conoscenza, quelle basi solide per affrontare il lungo viaggio della vita adulta? Saremo stati capaci di rendere forte la loro anima? Vivere è un’avventura piena di incognite, che dovrebbe darci il tempo di sognare e di far avverare i nostri sogni. La vita non è solo legata alla sopravvivenza ma al raggiungimento della felicità. Come educatori, saremo stati all’altezza?


Alessandra Santini
Mamma di Annamaria e Francesco Carelli


 
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