Istituto "Maria SS. del Buon Consiglio"
diretto dalle Suore degli Angeli
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00139 - Roma
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Progetto educativo

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PREMESSA
La SCUOLA CATTOLICA svolge la sua missione educativa ispirandosi ai principi cristiani, nel contesto della società attuale.
Tale missione si realizza attraverso l'integrazione dei diversi contenuti del sapere umano, specificato nelle varie discipline, alla luce del messaggio evangelico e attraverso lo sviluppo delle virtù che caratterizzano il cristiano. La COMUNITÀ SCOLASTICA delle SUORE DEGLI ANGELI esprime la sua scelta evangelica con Io stile della sua Fondatrice SUOR MARIA SERAFINA MICHELI e, in spirito di piena adesione alla sua volontà, delinea il suo obiettivo prioritario: "L'educazione dell'infanzia e della gioventù ci impegna a far crescere, nella fedeltà al messaggio cristiano, quanti sono affidati al nostro servizio apostolico. ( ). Il nostro progetto educativo mira a far sviluppare le doti di mente e di cuore e stimola i giovani alla corretta lettura della realtà sociale, perché siano una presenza cristiana nel mondo" (Costituzioni art. 71 e 72)

CENNI STORICI DELL'ISTITUTO DELLE SUORE DEGLI ANGELI

L'istituto delle Suore degli Angeli, adoratrici della SS. TRINITÀ, nasce il 28 giugno 1891 ad opera della serva di DIO Suor Maria Serafina, al secolo Clotilde Micheli, nata ad Imèr (Trento) l'li Settembre 1849. Fin dalla fanciullezza spiccarono in lei doni di natura e di grazia; intelligente e volitiva, umile ed obbediente, si distinse presto per raccoglimento interiore, fervida devozione, dedizione ai fratelli, per una loro formazione umana e cristiana. Dopo aver visto la rapida diffusione dell'ISTITUTO, morì a Faicchio (Benevento) il 24 marzo 1911.
La sua opera continua, oggi, attraverso la missione delle Suore degli Angeli, presenti con le loro attività educative in Italia e all'estero.

PRINCIPI EDUCATIVI

L'opera educativa delle Suore degli Angeli affonda le sue radici nel Vangelo, nel Magistero Ecclesiastico, nel pensiero della Fondatrice e nelle scienze relative alla conoscenza dell'uomo. Pertanto, tenuto conto del progresso della psicologia, della pedagogia e della didattica, aiuta:
- a sviluppare armonicamente le capacità fisiche, morali e intellettuali dei fanciulli e dei giovani;
- ad acquistare gradualmente un più maturo senso di responsabilità nella ricerca della vera libertà, superando con coraggio e perseveranza gli ostacoli;
- ad inserirsi nella vita sociale in modo che siano disponibili al dialogo con gli altri e contribuiscano di buon grado all'incremento del bene comune;
- a valutare con retta coscienza e ad accettare con adesione personale i valori morali, a conoscere e ad amare DIO più perfettamente. (Gravissimum educazionis n° 1)

I RESPONSABILI DELL'EDUCAZIONE
L'opera educativa implica una libera risposta personale e responsabile da
parte di ciascuno.
LA COMUNITÀ SCOLASTICA è composta da:
GLI ALLIEVI:
fin dalla più tenera età hanno la responsabilità di impegnarsi nel cammino educativo.
I GENITORI:
poiché hanno trasmesso la vita ai figli, sono i primi e principali responsabili della loro educazione, soprattutto con l'esempio della loro vita.
GLI INSEGNANTI:
con la loro azione, testimonianza e professionalità, collaborano in modo determinante all'opera educativa.
LE RELIGIOSE:
consacrate a DIO nel servizio del prossimo, vivono comunitariamente la loro missione educativa in dialogo con le varie componenti della realtà umana.

OBIETTIVI EDUCATIVI

La nostra opera educativa, pertanto, mira a:
- promuovere la formazione integrale della "persona umana";
- aiutare la persona a prendere sempre più coscienza della dignità propria ed altrui;
- operare con responsabilità e in modo costruttivo nella società;
Nel rispetto delle fasi evolutive, ci dedichiamo all'educazione
- del corpo:
sviluppo armonico della dimensione fisica;
- dell'intelletto:
acquisizione da parte della persona di capacità di valutazione critica e di intervento creativo nelle realtà in cui vive, attraverso un metodo di studio adeguato e una seria preparazione culturale;
- dell'affettività:
scoperta del proprio mondo interiore, che rende liberi di esprimere se stessi nel rispetto degli altri;
- alla socializzazione:
rispetto, dialogo, incontro, confronto, amicizia e partecipazione;
- etica:
capacità di scoprire, conoscere, accettare, acquisire valori umani e trascendenti riconoscendo i non valori per liberarsi da condizionamenti ambientali e sociali ed operare scelte responsabili coerenti;
- alla fede:
ricerca del trascendente, risposta agli interrogativi profondi dell'uomo,
esperienza della fede in CRISTO GESU' che
- permette di operare una sintesi tra fede e cultura e tra fede e vita;
- stimola all'impegno operativo nel mondo e nella Chiesa.

LINEE PROGRAMMATICHE GENERALI

1) La scuola non deve essere alternativa, ma complementare alla famiglia.
2) La nostra scuola, oltre ad essere ambiente di formazione culturale, è luogo di crescita nella fede, che si realizza nel principio del pluralismo culturale, ideologico e religioso, esigendo, però, un rispetto sincero per l'indirizzo cattolico ispiratore.
3) E' necessario il coinvolgimento diretto e i rapporti interpersonali tra docenti e docenti, tra docenti e allievi, tra scuola e famiglia, tra scuola ed istituzioni presenti ed operanti nel territorio.
4) Occorre favorire la conoscenza delle realtà esterne con le sue problematiche.
5) La COMUNITA' EDUCANTE deve creare un ambiente in cui gli alunni si sentono amati, accettati senza pregiudizi, tale che li aiuti a crescere nel rispetto degli altri.
6) La Scuola chiede agli allievi una serietà di impegno e una collaborazione nell'attività educativa delle altre componenti.


" L’educazione dell’infanzia e della gioventù ci impegna a far crescere, nella fedeltà al messaggio cristiano, quanti sono affidati al nostro servizio apostolico (…).

Il nostro Progetto Educativo mira a far sviluppare le doti di mente e di cuore e stimola i giovani alla corretta lettura della realtà sociale, perché siano una presenza cristiana nel mondo".

(Costituzioni art. 71 e 72 )
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