Gita alla fattoria "Le olive" - Istituto Suore degli Angeli

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Gita alla fattoria "Le olive"

Scuola "Maria SS. del Buon Consiglio > Visite d'istruzione

Pronti, partenza, via!!!
Sono le ore 8,00 del 16/11/2008 ed oggi con le mamme e i papà, insieme alle nostre  Suore stiamo andando alla Fattoria dell'A B C, dove ci spiegheranno che cosa è l'olio, come si ottiene e soprattutto perché ci fa tanto bene.
Ecco, finalmente siamo arrivati!
Che bello!
Ci sediamo e ci offrono da mangiare una fetta di pane, con un ottimo olio extra vergine d'oliva e pomodoro ("la colazione del contadino"). Quante olive! Sono di varia grandezza e colore. Come sono buone!
Uhm! Ottimo anche questo paté!
Ora noi bimbi indossiamo il cappello e il grembiule, facciamo a pezzettini  le olive,  e con la farina, l'acqua e l'olio impastiamo per poter fare una buona pizza di olive.
Per fare l' olio extra vergine di oliva, ci vogliono molte olive, che sono i frutti della pianta di olivo, stuzzicano l'appetito e favoriscono la digestione. Essendo ricche di sali minerali, sono energetiche e ricostituenti. Inoltre aiutano nella prevenzione delle malattie cardiocircolatorie.
Di conseguenza, l'olio che ne viene ricavato è un alimento essenziale della dieta mediterranea. Correttamente elaborato, conserva le vitamine, A, D e E , il sapore e l'aroma delle olive che, impiegato crudo, trasmette agli alimenti.

L'albero dell'olivo (Olea europea) è una pianta sempreverde molto longeva (può vivere infatti per diversi secoli) appartenente alla famiglia delle Oleacee che cresce bene in zone temperate (è comune nell'intero bacino mediterraneo ed è la pianta più diffusa in Palestina).
Un albero di olivo produce mediamente da 15 a 40 kg di olive all'anno, da cui si ricavano da 3 a 8 kg di olio.
Questa pianta ha origini antichissime: le olive si usavano come alimento già nella preistoria. L'olivo veniva già coltivato in Medio Oriente, i Fenici diffusero questa coltivazione su tutte le coste del Mediterraneo, dell'Africa e del Sud Europa; con i Greci le coltivazioni di ulivo divennero sempre più numerose, ma furono i Romani a svilupparne l'espansione in tutto il mondo antico. Sempre i Romani riuscirono a costruire i primi strumenti per la spremitura delle olive e a perfezionare sempre di più le tecniche per conservare l'olio.
Fin dall'inizio l'olivo e i suoi frutti sono stati presenti nella storia degli uomini sia nei riti sacri che nella vita quotidiana, l'olio infatti veniva utilizzato non solo per arricchire gli alimenti ma anche nei massaggi e nella cosmetica. Nei poemi omerici l'olio era usato esclusivamente per la pulizia e l'igiene.
La pianta dell'olivo veniva considerata come simbolo di pace, di trionfo, di vittoria, d'onore.
L'entrata trionfale di Gesù in Gerusalemme ebbe inizio proprio dal Monte degli Ulivi e fu anche il luogo della sua agonia, del suo arresto e della sua ascensione.
Presto, bambini, ora tocca a noi, andiamo a raccogliere le olive! Vengono fatte cadere dall'albero su un telo disposto sotto i rami e con dei bastoni più o meno lunghi,  vengono percosse le fronde dell'olivo per provocarne la caduta.
Ora vengono raccolte in cassette ed inviate al frantoio, per la produzione dell'olio.
Di seguito vengono descritte le comuni operazioni preliminari di frantoio.

Descrizione:
lavatrice defogliatrice: le olive vengono sottoposte ad un processo di lavaggio e defogliazione;

frangitore: le olive vi arrivano opportunatamente dosate per una formazione continua della pasta di olive;
gramola: la pasta di olive arriva alla gramola per farne fuoriuscire le sostanze oleose;

decanter:  con l'aggiunta di acqua pasta di olive viene inviata a questa centrifuga orizzontale che separa la pasta in sansa, acqua di vegetazione e mosto d'olio. Il decanter può essere a tre uscite (separa olio, acqua e sansa) o a due uscite (olio e sanse umide);

separatori centrifughi: dall'olio e dall'acqua di vegetazione si estrae l'olio.

La nostra giornata si conclude così, mangiando la pizza che abbiamo preparato all'inizio, è un'ottima merenda ricostituente e piena di energia!

 
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